Amanita phalloides: Tignosa verdognola:
Per l'aspetto del fungo giovane. Dal latino phallus, fallo.
Fungo micorrizico mortale molto diffuso, forse il più pericoloso assieme all'Amanita verna ed all'Amanita virosa, ed inoltre somigliante a molte specie.

Dialetti:
Liguria: Tigna, Lerà verde
Piemonte: Cucamèle
Sicilia: Funghi di cerza
Toscana: Tignosa velenosa. Tignosa cedrina. Ovolo bastardo

Cappello: Fino a 10 cm. Grigio-bruno più o meno intenso, bruno olivastro o nocciola, quasi castano. Margine striato e ricoperto da piccole verruche bianche, residuo del velogenerale, a volte assenti per la pioggia. Viscoso a tempo umido, lucente. All' inizio è emisferico poi piano, da adulto leggermente depresso.

Lamelle: Arrotondate al gambo, libere, fitte, titlee, bianche.

Spore: Ellittiche. Bianche, 10-12 x 7-8 micron. Polvere sporica bianca.

Gambo: Fino a 15 cm. Cilindrico assottigliato in titleo, bulboso alla base. Biancastro, glabro, striato verso l' apice. Pieno poi subito cavo.

Anello: Fugace, piuttosto basso, bianco, festonato.

Volva: Biancastra, aderente al bulbo sul quale alcuni residui formano due o più anelli concentrici più o meno fioccosi ed interi.

Carne: Bianca e delicata. Sapore mite, odore sgradevole negli adulti.

Habitat: Fungo comune. Si trova dall'estate all'autunno nei boschi di latifoglia e aghifoglia.

Commestibilità: Velenoso.
Se consumato in quantità,  può provocare anche la morte.

L'avvelenamento è simile a quello dell'Amanita muscaria.
Causa disturbi gastrointestinali, eccitazione psicomotoria, vertigini, ebbrezza, euforia, disturbi fonazione,  depressione, allucinazioni, sonno profondo.
 
Classificazione Scientifica:
Dominio:  Eukaryota
Regno:     Fungi
Divisione: Basidiomycota
Classe:     Basidiomycetes
Ordine:    Agaricales
Famiglia:  Amanitaceae
Genere:    Amanita
Specie:     Amanita phalloides

Varietà di Amanita phalloides:
Amanita phalloides var alba

Specie simili:
Amanita caesarea
Amanita citrina
Amanita virosa
Russula virescens
Volvaria volvacea
Amanita verna